DON FLORIANO, Appunti dell'8 gennaio 2023 [826]

1. La casa degli antichi patrizi romani.

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2. Condizioni metereologiche. Al mattino a Ci abbiamo avuto buon tempo e 3°C; ma da mezzogiorno il cielo si è rannuvolato e alle 15:30, circa, è iniziato a nevicare. Al termine della S. Messa (oggi con solo quattro persone), cioè verso le 16:50, le strade i i prati erano coperti da circa 5 centimetri di neve.

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3. An desìo. È parola dialettale che significa «un disordine, una confusione, un chiasso eccessivo», quello che un po’ rozzamente si dice un casino.

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4. Na baldoria è parola che ha più o meno il significato di an desìo, ma senza quell’accezione negativa; indica piuttosto allegria robusta, chiassosa.

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5. An triùel è un sentiero, ‘n trói, da cui anche la località di Postroi. Nel Fodom abbiamo il cognome Soratroi.

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6. L’evoluzione del PD. Una persona mi ha detto: «IL PD da partito democratico [come dice nel nome] è diventato partito merdocratico». Difficile dargli torto; e, nello stesso tempo, qual è il partito che non ha fatto la stessa fine?

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7. Iolanda Soccol, figlia di Amedeo Orazio Soccol Bonaséra, di Pianaz di Zoldo, è morta il 5 giugno 2022.

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8. L’incontro a Vicenza, in casa di Daniele Giacomon e dei genitori, il 23-24 dicembre scorso, è andato molto bene. S. Messa sia il 23 sera come il 24 mattina. Prima delle due S. Messe, confessioni. Il 23 sera ho dormito da certa sig.a Roberta.

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9. L’incontro a Cortina d’Ampezzo, il 5 gennaio (tre giorni fa) ha avuto una piccola risonanza mediatica (piccola, ma comunque l’ha avuta), ma, in realtà, è stato un quasi totale fallimento. Sono stato riportato a Coi, via passo Falzarego, da Loris Mazzorato; gentilissimo. Con l’occasione ch’ero a Cortina, sono andato a salutare la famiglia (genitori e fratello) di un amico scomparso anni fa.

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10. Noi non siamo le nostre debolezze, ma infinitamente altro.