DON FLORIANO, Quella volta al Lach de i Negher [825]

Il cavalier Giuseppe o Bepi Pellegrinon, già sindaco di Falcade e noto per aver fondato la Nuovi Sentieri Editore, ieri mi ha gentilmente mandato due fotografie di una gita al Lach de i Negher, sopra Falcade e Caviola, in una nebbiosa giornata estiva del 1995.

Si tratta di tre foto che non esito a definire storiche, tra le vicissitudini personali e per ciò che ricordano: un’esperienza indimenticabile! Se non sapessi di essere io, però, avrei difficoltà a riconoscermi in esse. Le ho mostrate ai familiari e hanno fatto varî commenti, che potrei riassumere così: «Pròpio béle», «Proprio belle»; aggiungendo: «Si vede che sei tu dal sorriso [nella seconda] e dal modo di tenere le mani [nella prima]», ma ben si vede che sono passati gli anni».

Fu una giornata speciale e, quando giungemmo alla conca di quel laghetto, mi accorsi che nello zaino non avevo messo il camice; per fortuna avevo preso quello che serve per celebrare la S. Messa: particole, vino, messale, calice…  

C’era una forte nebbia, che ci creò qualche problema nell’individuare il percorso di ritorno, ma eravamo affiatati, felici.

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