Post del prof. Davide Lovat, del 30 maggio 2023, sulla sua pagina Facebook.
Non è strano che a Vicenza abbia vinto il candidato della Sinistra. Intanto, negli ultimi trent’ anni con Variati hanno governato a lungo e, poi, c’è un fatto di antropologia culturale: i Vicentini sono in larga misura dei catto-modernisti, sono dei Bergoglio boys, martiniani della prima ora, che hanno «okkupato le parrokkie» e fanno le «veglie contro l’omobilesbotransfobia» anziché declamare il Te Deum e dire il rosario in latino.
Per fortuna, il capoluogo è un caso a parte; ma la deriva pannelliana di Zaia e della «Lega per Salvini» mette in gioco pure il voto della provincia storicamente più avversa alla Sinistra.
In tutto il resto della Repubblica Italiana, perfino in Toscana – che ne era la roccaforte – la Sinistra perde malamente, a dimostrazione che l’ideologia woke di Elly Schlein fa schifo alle persone oneste.
Peccato che ancora non si riesca a proporre una lista antiglobalista che raccolga i consensi perduti dalla Lega per Salvini, aderente alla vergognosa deriva pannelliana di Zaia e della sua compagine regionale.
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